Ciclo di vita patrimoniale. Sei protagonista del tuo futuro?
Prima di rispondere a questa domanda, permettimi di farti altre domande più specifiche.
È importante conoscere la propria situazione finanziaria-patrimoniale?
È importante avere le idee chiare sui propri obiettivi?
È importante conoscere e saper gestire i rischi patrimoniali?
È importante saper pianificare?
La risposta ce la dà un certo Socrate: sapere rende liberi.
C come conoscenza. C come ciclo di vita patrimoniale
Conoscere come funziona il proprio ciclo di vita patrimoniale, aver chiari i propri obiettivi e pianificare, conoscere i rischi che potremo incontrare ci può permettere di prendere per mano il nostro futuro al 100%, senza dare la possibilità a soggetti terzi – tipo il Fisco – di poter scegliere per noi.
La parola d’ordine è agire e non subire!
Nell’arco della nostra vita patrimoniale facciamo esperienza di 3 fasi:
- Accumulazione e creazione del patrimonio.
- Gestione e protezione del patrimonio.
- Trasferimento del patrimonio.
Fase 1: creare il patrimonio
Solitamente, dai 20 ai 35 anni iniziano le prime esperienze lavorative e – grazie a talento, ambizione sacrifici – arriva il primo reddito che dovrebbe permetterci di diventare finalmente autonomi e di sostenere il nostro tenore di vita, le nostre passioni, generando il primo vero risparmio.
Il capitale umano, ovvero la nostra capacità di produrre reddito, in questa fase è espresso al massimo del suo valore (mentre tenderà a decrescere all’avvicinarsi della pensione). L’obiettivo, in questa fase, dovrebbe essere quello di:
- accumulare e creare più capitale possibile;
- ottimizzare il risparmio;
- tutelare il capitale umano.
Fase 2: gestire e proteggere il patrimonio
Dai 30 ai 45 viene accumulata la maggior parte del capitale. In questa fase vengono fatti gli investimenti e le scelte di vita più importanti, come acquistare la prima casa, creare una famiglia, allargarla. L’obiettivo principale in questa fase, oltre a consolidare le scelte fatte in precedenza, dovrebbe essere quello di proteggere e gestire il patrimonio presente e futuro.
Fase 3: trasferire il patrimonio
Si arriva poi al periodo che ci accompagna o accompagnerà alla tanto sudata pensione, dove finisce l’attività lavorativa e si va verso una vera e propria nuova fase di vita che ci porterà fino alla fase del trasferimento del nostro patrimonio. Che lo vogliamo oppure no, un giorno quello che è nostro verrà trasferito ai nostri eredi, e se non lo decidiamo noi ci sarà qualcuno che lo farà al posto nostro!
È all’interno di ognuna di queste fasi che ci sono poi le storie personali di ciascuno di noi. È all’interno di ognuna di queste fasi che si collocano i nostri obiettivi. È all’interno di ognuna di queste fasi che si nascondono i rischi e le opportunità che possono allontanarci o avvicinarci agli obiettivi.
Il mio amico e avvocato patrimonialista Massimo Perini ama ripetere questo:
Ora che conosci le 3 fasi del ciclo di vita patrimoniale, puoi rispondere a questa domanda e comprendere meglio il significato e il valore della pianificazione patrimoniale, che è sinonimo di conoscenza, consapevolezza, libertà.
Ti lascio in regalo un’infografica che riassume quanto ci siamo detti in questo articolo. Salvala e usala come promemoria.