La tua banca è sicura? Come scegliere una banca solida
Che lo vogliamo oppure no, in questi anni abbiamo acquisito due nuove consapevolezze:
- la banca è diventata parte integrante della nostra vita, per non dire essenziale: è la porta per accedere al mondo degli investimenti, al credito, ai mezzi di pagamento.
- Le banche, che per decenni hanno rappresentato una certezza e un porto sicuro per gli italiani, oggi posso fallire.
La buona notizia è che abbiamo la possibilità di scegliere la nostra banca e che possiamo evitare di fare la scelta sbagliata. Come scegliere una banca sicura? Devi valutare la solidità degli istituti bancari. In questo articolo ti spiego come fare.
6 regole per valutare la solidità di una banca
Ecco 6 semplici regole da seguire per verificare la solidità di una banca e confrontarla con altre, regole che puoi trovare nel libro “Rischio Banche”, scritto dal bravissimo giornalista Leopoldo Gasbarro.
1. Verifica se la tua banca è tra quelle commissariate
Una banca commissariata di certo non è una banca sicura. Come fai a sapere quali sono le banche commissariate in Italia? C’è una lista pubblica aggiornata? Sì e ti dico anche dove trovarla: ti basta andare sul sito della Banca d’Italia e consultare l’elenco delle procedure di amministrazione straordinaria in corso. Qui vengono indicati tutti i soggetti sottoposti a vigilanza, che siano banche o gruppi bancari oppure intermediari finanziari non bancari.
2. Verifica l’indice di solidità patrimoniale della tua banca (CET 1 o Common Equity Tier 1)
Maggiore è questo indice, maggiore è la solidità della banca. A questo proposito è utile sapere che la BCE (Banca centrale europea) ha stabilito delle soglie da rispettare, al di sotto delle quali la banca potrebbe essere commissariata. Ma dato che la soglia è minima, ti suggerisco di tenere a mente questo: più è alto il CET1 più una banca può definirsi solida e quindi sicura. Ti lascio il link a un articolo in cui trovi la classifica dei CET1 delle banche italiane.
3. La banca fa utili e lo fa in modo sistematico nel tempo?
Se una banca non è solida e in salute difficilmente riuscirà a produrre utili nel tempo. Un consiglio: nella tua valutazione tieni conto almeno degli ultimi 10 anni. È superfluo dire che le realtà che fanno più utili, e in modo sistematico, sono più sicure.
4. Verifica la qualità del credito della banca con l’indice dei crediti deteriorati (NPL o non-performing loan)
Cosa sono i crediti deteriorati o NPL che dir si voglia? I soldi prestati dalla banca che non vengono rimborsati da parte del debitore a causa di difficoltà finanziarie. In questo caso, minore è il valore percentuale, più è alta la qualità del credito della banca. Ti suggerisco di approfondire l’argomento su un articolo che spiega con molta chiarezza come funzionano i non-performing loan.
5. Verifica la consistenza patrimoniale della banca
Semplice: maggiore è il patrimonio netto, più una banca è da considerarsi solida.
6. Verifica il Liquidity Coverage Ratio (LCR)
Altro termine tecnico che vado subito a spiegarti. È il rapporto tra la liquidità e il totale delle uscite di cassa nei 30 giorni successivi a un evento di stress (ricordi le immagini della corsa agli sportelli bancomat in Grecia o al Banco di Madrid?). La domanda a cui ti permette di rispondere la conoscenza dell’LCR è: se domani tutti i risparmiatori della banca volessero ritirare i propri soldi, questa sarebbe in grado di liquidarli?
Ognuna di queste regole è funzionale a capire se una banca è più o meno solida rispetto ad altre.
Ma sono certo che a questo punto siano sorti due dubbi:
- Come posso recuperare tutte queste informazioni?
- E una volta in mio possesso cosa devo fare?
Andiamo con ordine.
Per recuperare le informazioni la cosa più semplice da fare è chiedere direttamente alle banche e, come scrive Leopoldo Gasbarro, pretendere una risposta scritta.
La maggior parte dei dati sono riportati nei bilanci. Alla tua richiesta potresti ritrovarti in una di queste situazioni:
- ti comunicano in modo trasparente le informazioni;
- non te le comunicano, o perché non vogliono darle o perché non le conoscono neppure gli addetti ai lavori. In entrambi i casi, fatti delle domande…
Una volta in possesso dei dati confrontali. Un suggerimento: compara due o più istituti. Comparare i numeri non è difficile, ma se hai dubbi affidati a un professionista del settore, come un consulente finanziario.
Chissà, forse un giorno – quando si prenderà piena consapevolezza dell’importanza dell’onestà, dell’etica e della trasparenza per la tutela dei cittadini – questi dati saranno esposti in bella mostra dalle banche, nelle filiali e sui propri canali social. Nel frattempo, però, puoi tutelarti dal rischio di scegliere una banca non solida seguendo le 6 regole che hai letto qui.
Te le lascio anche sotto forma di infografica, qui sotto. Credo che queste informazioni possano essere utili anche ai tuoi conoscenti, per cui condividi pure questo articolo con loro, sui tuoi canali social (così da farlo arrivare all’attenzione di un maggior numero di persone) o anche privatamente.