3 modi per contribuire alla sostenibilità attraverso le tue scelte finanziarie
Forse il movimento che si è generato negli ultimi tempi intorno alla figura della giovane attivista svedese Greta Thunberg ha spostato anche la tua attenzione sui temi del cambiamento climatico e della sostenibilità.
Se ti stai chiedendo per quale motivo un blog dedicato alla pianificazione patrimoniale affronti temi come questi, ti do subito la risposta: le scelte finanziarie di ognuno di noi sono strettamente connesse con la sostenibilità.
In questo articolo voglio esplorare assieme a te le azioni concrete che ognuno di noi può compiere per un futuro migliore.
1. Informati sugli investimenti sostenibili
I dati ci dicono che c’è un crescente interesse delle persone verso gli investimenti sostenibili, tuttavia c’è ancora un po’ di confusione sull’argomento. Tra le informazioni che ha messo in luce la ricerca Finer per Assogestioni presentata all’ultimo Salone del Risparmio, per esempio, c’è il fatto che in molti identificano gli investimenti sostenibili, responsabili e inclusivi come investimenti “no profit”, ovvero investimenti mirati alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance senza badare al profitto.
Ma le cose non stanno esattamente così…
Il discorso è ampio, ma possiamo sintetizzare in questo modo:
In parole povere, l’investimento sostenibile non esclude il profitto ma lo valuta in relazione a fattori ambientali, sociali e di governance. L’obiettivo? Creare valore per l’investitore e per la società.
Questo argomento ci porta dritti verso il secondo punto, dove voglio parlarti proprio di aziende e sviluppo sostenibile.
2. Sostieni le aziende che si distinguono in sostenibilità
Nel 1994, John Elkington, fondatore della società di consulenza britannica SustainAbility, coniò l’espressione Triple Bottom Line, un principio nato per diventare un vero e proprio modello di sostenibilità per le aziende.
Secondo la teoria della TBL, le aziende dovrebbero prendere decisioni in base a 3 P: profitti, persone e pianeta; in sostanza le loro performance dovrebbero essere misurate in chiave economica, sociale e ambientale.
Cosa c’entriamo noi in tutto questo?
C’entriamo nella misura in cui possiamo scegliere di sostenere le aziende che si muovono in questa direzione.
Veniamo al terzo e ultimo punto, forse il più importante.
3. Fai pianificazione patrimoniale
La pianificazione patrimoniale non è solo una questione privata, può diventare il tuo più concreto contributo allo sviluppo sostenibile. Qual è il nesso? Il nesso sta nel fatto che la pianificazione crea un welfare personale, quindi crescita e protezione; questo, oltre a rappresentare un vantaggio per te, rappresenta un vantaggio per la società, che non dovrà farsi carico di ogni tua esigenza.
Nel momento preciso in cui scrivo, la popolazione italiana ammonta a 60.438.864 persone (Fonte: ItaliaOra.org). È chiaro che la società non ha le risorse per coprire il benessere di tutti, ancor meno nei momenti di crisi. Immagina se ognuna delle persone adulte del nostro Paese da domani cominciasse a occuparsi del proprio futuro stabilendo degli obiettivi e delle strategie per raggiungerli. Prova a pensare a quale impatto avrebbe una “rivoluzione” del genere sul futuro di tutti noi…
Immenso! Anche questo, se vogliamo, è un modo per non “inquinare”.
Fare pianificazione patrimoniale è una strategia di protezione e crescita individuale, familiare e sociale.
Come puoi informarti meglio sugli investimenti sostenibili, supportare le aziende attive nello sviluppo sostenibile e fare una buona pianificazione patrimoniale? Affidati a un consulente.
Se vuoi saperne di più sulle strategie di finanza sostenibile, contattami pure. Sarò felice di approfondire l’argomento assieme a te. Qui sotto ti lascio un’infografica riassuntiva di questo articolo: