Come costruire un portafoglio diversificato? La strategia delle 5 D
Se hai un po’ di dimestichezza con il mondo degli investimenti, forse avrai già sentito parlare della diversificazione del portafoglio. Questo fattore è di vitale importanza per una fruttuosa gestione del tuo patrimonio e per una pianificazione che ti permetta non solo di tutelarlo, ma anche di sfruttarlo per raggiungere i tuoi obiettivi.
Ma, in sostanza, quali sono i vantaggi concreti di un portafoglio diversificato?
- Ridurre i rischi legati agli investimenti.
- Avere maggiore controllo sugli esiti degli investimenti.
E cosa potrebbe accadere, invece, se ignori la diversificazione del portafoglio? Investire tutto il tuo patrimonio in un solo mercato o, addirittura, in un singolo strumento finanziario è un po’ come mettere tutte “le uova in un solo paniere”. Se questo paniere cade, romperai tutte le uova. In poche parole, senza diversificazione aumenti in modo significativo:
- il rischio di subire perdite;
- il rischio di conseguire performance negative e lontane dagli obiettivi prefissati.
Avrai capito che sono un sostenitore della diversificazione. Ora, però, devi sapere che ci sono diverse teorie al riguardo, quindi diverse metodologie. Quella che seguo nel mio lavoro di consulente patrimoniale è stata introdotta da Ennio Doris: la Strategia delle 5 D.
Scopriamo assieme queste 5 D per una diversificazione ottimale.
Una strategia per diversificare il patrimonio e investire con prudenza
Nella mia visione delle cose, ogni investitore è diverso dall’altro: cambiano gli obiettivi, gli orizzonti temporali e, soprattutto, la propensione al rischio. Quel che accomuna tutti gli investitori, però, dai più prudenti ai più “spericolati”, è che nessuno vuol ledere il proprio patrimonio. Ecco, le 5 D costituiscono una misura di contenimento dei rischi e, allo stesso tempo, una strategia per la crescita. Creano valore, dunque, in due modi diversi. Andiamo a vedere da vicino i loro benefici. Ecco la prima D.
1. Diversificazione temporale
Facciamo una premessa: non è possibile mettere in atto una diversificazione efficiente senza aver prima stabilito gli obiettivi di vita, personali o familiari che siano, e le priorità. Fatto questo passo, il secondo è scegliere un orizzonte temporale, parametro necessario per misurare gli obiettivi che ci si è prefissi in partenza.
L’orizzonte temporale può corrispondere a un breve, medio o lungo periodo. In base a quello scelto si individuano e si suddividono gli investimenti. Questa buona pratica, ti permette di:
- sfruttare al 100% le opportunità dei mercati;
- ridurre al minimo il rischio di scelte errate.
Passiamo alla seconda D.
2. Diversificazione per titoli
Tanti titoli sono meglio di pochi. È questo il principio alla base della diversificazione per tipologia di titoli, e il motivo per cui sono molto diffusi i Fondi Comuni di Investimento, che funzionano così: con l’acquisto di una quota di un fondo si investe indirettamente in una pluralità di strumenti finanziari e si delegano le scelte d’investimento a gestori specializzati.
Spostiamoci sulla terza D.
3. Diversificazione geografica
Ebbene sì, esiste anche la possibilità di diversificare per area geografica, settoriale, valutaria. Il principio è lo stesso della diversificazione per titoli: sfruttando tutte le diverse economie e aree geografiche del mondo avrai la possibilità di aumentare sicurezza e rendimento. Questo in virtù del fatto che i diversi mercati non sono correlati tra loro – quindi non si influenzano tra loro – perché si muovono in modo indipendente l’uno dall’altro.
4. Diversificazione per potenziale di crescita
Con la diversificazione per potenziale di crescita, invece, si può investire in modo mirato, con razionalità e coerenza, in mercati o aziende emergenti per ottenere, nel lungo periodo, risultati premianti.
Finiamo il nostro viaggio con il quinto e ultimo tipo di diversificazione previsto da questa strategia.
5. Diversificazione degli strumenti finanziari
Per un’efficace strategia di pianificazione patrimoniale occorre diversificare per strumenti finanziari. In che modo? Si utilizzeranno gli strumenti più efficienti e più idonei al raggiungimento di risultati positivi in base a:
- obiettivi scelti;
- orizzonti temporali;
- propensione al rischio;
- situazione anagrafica/sociale dei clienti.
Allora, le 5 D ti hanno convinto? Se hai domande o se cerchi un consulente patrimoniale esperto in diversificazione strategica, eccomi qui. Contattami.
P.S. Qui sotto ti ho preparato un’infografica che riassume i pilastri di questa strategia d’investimento.