Cosa fa il consulente patrimoniale? Semplifica

il consulente patrimoniale semplifica la vita

Cosa fa il consulente patrimoniale? Semplifica

“Caro cliente,
i più recenti dati segnalano che la debolezza dell’economia di inizio anno è stata solo una correzione e non un’inversione di tendenza. Gli indici hanno toccato i massimi e potrebbero avvicinarsi a una probabile correzione, il brent è in rialzo verso gli 80$, i tassi americani hanno raggiunto la barriera del 3,1%. C’è attenzione sulla formazione del governo italiano e Il flusso di investimenti si dirige sempre più verso gli asset in dollaro, grandi vincitori del nuovo paradigma di Donald Trump. Per non parlare delle attese inflazionistiche… Detto questo, ti consiglio di…”

Ecco come spesso parlano o scrivono i consulenti patrimoniali. Questo linguaggio ha un nome: “difficilese”. Non ti nascondo che all’inizio della mia carriera anche io sono caduto in questo errore. Poi, con l’esperienza, ho capito che se il mio compito è quello di guidare le persone all’interno di un percorso, questo tipo di linguaggio non era il più adatto. Così ho cominciato io stesso un percorso verso la semplificazione. E sai una cosa? Ho scoperto che la semplicità paga. Sempre. Ancor più quando gli argomenti sono complessi.

Seguimi…

Perché è importante semplificare (e quanto è difficile farlo!)

Partiamo proprio dalle basi. Semplificare significa farsi capire, ma perché è importante farsi capire? Be’, pensa a questo: chi si affida a un consulente patrimoniale gli affida la tutela del suo patrimonio. Ti fideresti, tu, di una persona che non ti fa capire nulla?

Non si creda, però, che semplificare sia… semplice. Tutt’altro! Dietro a quest’“atto di gentilezza” per il nostro interlocutore ci sono esercitazione, programmazione, attenzione ai dettagli. Tutto questo ci permette di trasmettere un messaggio in modo diretto, chiaro ed efficace, senza giri infiniti di parole, senza risultare prolissi, senza confondere o, peggio, annoiare, chi ci sta di fronte. Il risultato che dobbiamo raggiungere è: esser così chiari da stupire.

“Il presupposto principale è che tutto sia semplice, perché per comunicare ed essere efficaci occorre semplificare”.

Semplificare vuol dire:

  • rendere chiaro e comprensibile quello che si fa e il messaggio che si vuole trasferire;
  • abbattere le barriere comunicative per entrare in sintonia con le persone;
  • rendere accessibili anche quei concetti che a noi che li conosciamo bene sembrano banali e scontati. “Se mi parli di indici la prima cosa che mi viene in mente è l’indice della mia mano!” mi ha detto un giorno un mio cliente. Forse questa è un’estremizzazione, ma rende bene l’idea.

Allora, ecco il mio invito ai consulenti.

Consulenti, semplifichiamo la vita dei nostri clienti!

Per dimostrare la nostra preparazione non c’è bisogno di usare paroloni. Noi consulenti siamo o, meglio, dovremmo essere la quintessenza del “ti semplifico la vita”.

E allora, ecco due proposte:

  1. Comunichiamo in modo che il nostro interlocutore possa comprendere ciò che diciamo in modo immediato.
  2. Quando utilizziamo termini tecnici non diamo per scontato che chi sta dall’altra parte sappia di cosa stiamo parlando: spieghiamo.

Ecco, mi piacerebbe che questi fossero due punti di un futuro manifesto della semplificazione per consulenti finanziari e patrimoniali.

Attenzione, però, ho un invito anche per chi consulente non è…

Semplificatevi la vita… con un consulente patrimoniale!

Pianificare da soli non è semplice. Perché? Perché spesso si agisce in base alle emozioni, e quando si tratta di scelte finanziarie questo comportamento può complicarti le cose e, quel che è peggio, può essere dannoso.

Cosa fa un consulente patrimoniale? Può aiutarti a capire cosa vuoi veramente, ad agire con consapevolezza e razionalità per raggiungere degli obiettivi (stabiliti proprio in base a ciò che vuoi). Un consulente ti permette di limitare i rischi e cogliere le opportunità, stimolandoti, facendoti riflettere e aiutandoti a trovare soluzioni, soprattutto nei momenti di stress.

Da soli non riusciamo a guardare la foresta dall’alto mentre camminiamo tra gli alberi.

Certo, può essere difficile scegliere il consulente giusto. Come possiamo riconoscere un vero professionista? Per prima cosa, bisogna verificare le sue competenze che devono essere possibilmente certificate da enti riconosciuti a livello internazionale (come l’EFPA).

Ma questo non basta. La differenza consiste nel metodo di lavoro: il vero professionista parla in modo semplice di obiettivi e non di prodotti, ti fa riflettere sulle tue esigenze e non sui rendimenti, ti parla del tuo futuro e di come essere felice, non di grafici o indici.

Spero che queste dritte possano aiutare consulenti e non a semplificare. E se non hai ancora trovato un consulente patrimoniale che ti semplifichi la vita, be’, contattami.

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