Pensione? Sii previdente: pianifica oggi per domani
Quante volte ti capita di farti domande sulla tua futura pensione? Forse non è la tua prima preoccupazione oggi. Sono certo, però, che di domande sul tuo futuro te ne fai spesso. E anche molte. La questione è questa: la pensione è un tassello del tuo benessere futuro, ecco perché non puoi non pensarci. Se sei qui, d’altronde, vuol dire che almeno un po’ l’argomento ti interessa.
Ora, non so quanto tu sia aggiornato sulla situazione previdenziale nel nostro Paese, quindi ho pensato di illustrartela attraverso qualche numero.
I numeri della previdenza italiana
La Corte dei Conti, nella relazione sulla gestione finanziaria dell’INPS, dice che il bilancio 2017 dell’istituto nazionale di previdenza chiuderà con un buco mostruoso di 6 miliardi di euro. Sì, hai letto bene: 6 miliardi!
L’ente, che disponeva di oltre 40 miliardi nel 2011, ha poco a poco divorato con perdite miliardarie un patrimonio ingente, creando un debito che difficilmente verrà risanato. E le previsioni per il futuro non fanno sperare bene, se si considera che Tito Boeri, presidente dell’INPS, ha dichiarato che entro il 2023 l’istituto avrà un passivo patrimoniale di 56 miliardi di euro.
Questo cosa significa? Quali saranno gli sviluppi? Be’, di certo due cose: Pantalone continuerà a pagare e le prestazioni delle pensioni future si dovranno necessariamente adeguare e ridurre.
La Ragioneria Generale dello Stato del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze), nel rapporto del 2017 “Tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario”, illustra in modo molto chiaro, con semplici esempi, questo sviluppo.
Lo so, tutti questi numeri ti fanno girare la testa. Ora ti spiego meglio. Prendiamo, per esempio, il caso di un dipendente privato e quello di un lavoratore autonomo che si ritireranno con la pensione di vecchiaia. Nel 2030:
- il primo potrà andare in pensione con un tasso di sostituzione (quanto percepirà rispetto all’ultima retribuzione) del 66,9% (se guadagno 2.000 € lordi, ne prendo 1.338);
- il secondo riceverà una prestazione del 46,4% rispetto all’ultima retribuzione!
Messo di fronte a questi esempi, capisci bene quanto sia fondamentale avere la piena conoscenza e il pieno controllo della tua posizione previdenziale. Solo così potrai capire come tutelare il tuo futuro e mantenere il tenore di vita che desideri. E allora, è arrivato il momento di farti qualche domanda…
Le domande che devi farti per tutelare il tuo futuro
Prima di dirti quali sono le domande che dovresti porti, voglio citarti quelle che ha poco senso farsi quando si parla di investimenti: quanto mi rende? Quanto mi costa? Quello che voglio dire è che focalizzarti solo su questi aspetti non ti porta da nessuna parte. Le risposte a queste domande, infatti, non sono le risposte che ti servono per costruire il tuo benessere futuro.
Inizia a porti domande più efficaci:
- Sono preparato finanziariamente alla pensione?
- Quanti anni mi aspetto di vivere dal momento in cui andrò in pensione?
- Come penso di trascorrere il tempo quando sarò in pensione?
- Spenderò di più o di meno?
- Avrò bisogno di più o meno soldi?
- La pensione che percepirò basterà per mantenere il mio tenore di vita?
- Quanto percepirò di pensione? Come posso calcolarlo?
- Quanto capitale mi occorrerà per garantirmi un reddito pensionistico mensile per sostituire il mio stipendio?
- Come posso creare un piano di risparmio efficiente adatto al mio stile di vita?
- Quanto mi costa aspettare?
Solo se rispondi a queste domande potrai pianificare degli obiettivi, e il rendimento diventerà il mezzo che ti permetterà di raggiungerli.
Ricorda: il nostro domani inizia oggi. Sii previdente: pianifica. E se questo articolo ti è piaciuto, condividilo sui tuoi profili social.